OUR STORY
“CRISTINA - IL RACCONTO DI UNA MALATTIA” è un documentario che nasce dalla lettura del libro Non spegnere la Luce - Viaggio introspettivo in una psicosi di Cristina Marcato.
Cristina ha 53 anni, e un passato segnato dalla sofferenza e dalla malattia psichiatrica grave: attacchi di panico, autolesionismo, allucinazioni olfattive e uditive, tentativi di suicidio… Nonostante tutto, la sua è una storia di successo: il calendario dei ricoveri è fermo al 2008, da 6 anni vive a casa con il marito Marco, con tutti i limiti e i sostegni farmacologici del caso, ma finalmente libera; loro 2 soli. E oggi è quella che gli psichiatri definiscono una persona “guarita nella malattia”.
È un documentario a capitoli: LA COMUNITÀ che per lei è stata il luogo della svolta; I DOTTORI che l’hanno seguita e con i quali ha individuato le “origini” in una violenza subita da piccola; STEFANO, il fratello, che non si era accorto di nulla; VALENTINA, la figlia, “il miracolo”; SUPER MARCO, l’amore da favola incontrato nell’ultima comunità, come lei affetto da malattia psichiatrica; CRISTINA, lei stessa, che ha voluto raccontare la sua storia perché nessuno parla di malattia psichiatrica. Un racconto corale, con molte voci e un’unica protagonista: lei. Con la straordinaria partecipazione di Lella Costa che ha letto molte pagine del libro-diario di Cristina.
IL FILM
Cristina è un'amica che avevo perso di vista negli ultimi 20 anni - qualche anno dopo essermi trasferita a Milano.
Nelle pagine del libro ho trovato la donna di grandi capacità che già conoscevo ma anche i racconti di tanta, tantissima sofferenza di cui non sapevo nulla.
Mi ha colpita soprattutto per la parte di successo; per il grande coraggio che le ci è voluto per mettersi (finalmente) in gioco a 44 anni nel tentativo di dare un senso al passato; per la tenacia grazie alla quale è riuscita a liberarsi dal legame ombelicale con quella che lei chiama "mamma psichiatria". Ho ripreso i contatti con lei, incontrato gli psichiatri che l'hanno seguita, i medici e gli operatori che ha conosciuto nell'ultima comunità; il fratello, la figlia, il marito Marco; l’amica che l’ha convinta a pubblicare il libro. E ho deciso di raccontare questo successo "a capitoli", grazie ai ricordi di quello che era e che è stato; usando le tinte della normalità e i colori della primavera e di fine estate. Perché basta con lo stigma e basta con l'auto-stigma.
Perché le persone affette da malattia psichiatrica non sono solo la gente di Cristina e Marco; sono un po' anche la mia gente. E la paura può essere tanta, ma dicono i numeri che sono sempre più giovani e sempre di più: l'Oms ha dichiarato che la depressione - che è solo una delle tante malattie della mente - entro il 2020 sarà la seconda causa di morbilità nel mondo.
E poi perché al buio non si vede niente - e se si spegne la luce, il rischio di farsi male è davvero tanto.
NOTE DEL REGISTA
PRODOTTO E DIRETTO DA
Silvia Chiodin
AIUTO REGIA
Andrea Canepari
RIPRESE. RIPRESE DRONE
Alessandro Melchionda, Dario Menia. Sandro Capodicasa
MONTAGGIO
Fabrizio Villetti
AUDIO
Videoproject - Cologno Monzese
PER LELLA COSTA, REGISTRAZIONE AUDIO, TRUCCO
JingleBell Communication - Milano
Giuliana Selvaggio
CON IN ORDINE DI APPARIZIONE
Claudio Di Muro, Franco Cattapan, Luca Balboni, Serena Michelotto, Fabio Rossetto, Fabiola Moro, Fabio Brugnolo, Manuela Tirelli, Ida Bertin, Maria Rosa Grandetto, Carmelo Miola, Stefano Marcato, Valentina Marcato, Marco Bettella, Cristina Marcato, Monica Dal Pozzo
MUSICHE
ars sonor ‘’stick feat the implicit order.a’’
doctor turtle ‘’with that is this’’
kai engel ‘’april’’, ‘’behind your window’’, ‘’brooks’’, ‘’daylight PON II’’
‘’july’’, ‘’nothing bonus track’’, ‘’remedy for melancholy’’
‘’something bonus track’’, ‘’sopor’’, ‘’sunset’’, ‘’walking barefoot on the grass bonus’’
marcos h bolanos ‘’slow motion’’, ‘’the dream’’, ‘’yes she can’’
sergey cheremisov ‘’when you leave’’
fabian measures ‘’did you know curioser and curi’’, ‘’hanani’’, ‘’higekitekina’’, ‘’bliss peaceful dales’’, ‘’melody of the strings’’
jahzzar ‘’barefoot’’, ‘’chunk of lawn’’, ‘’globo’’, ‘’so far so close’’
philipp weigl ‘’the scent of cedar’’
DATI TECNICI
Project Completion: January 2017
Running Time: 1 Hours 10 Mins 10 Secs
Filming Locations: Italy
Production Locations: Italy
Picture Format: Color + B/W
Aspect Ratio: 1.78 (16x9)
Shooting Format: HDV
Exhibition Format: mp4
Screener Format: Vimeo Private Link
EXTRA
il valore di 260 euro
News - press review
News - web
News - interviste
Radio 2
10 ottobre 2017
www.radio2.rai.it
Radio RTL
4 settembre 2017
www.rtl.it
Radio Cooperativa
16 giugno 2017
www.radiocooperativa.org
News - DOVE SAREMO
News - DOVE siamo stati
AMIAMO QUELLO CHE FACCIAMO,
...SEMPRE
CREATIVITA'
Abbiamo lavorato spingendo al massimo la nostra capacità creativa di gruppo per rappresentare al meglio il problema.
QUALITA
Non abbiamo trascurato nessun particolare, soprattutto tecnico.
UNICITA'
Una storia come quella di Cristina meritava un prodotto unico e riconoscibile.
ENDORSEMENT
“Pensate a salvarvi, a soffrire meno, ad accettarvi, a capirvi”. Cristina Marcato, nelle pagine di “Non spegnere la luce” sa comunicarcelo con tutta la forza della sua esperienza personale, offrendoci brevi e contundenti vissuti che raccontano la sua capacità di resilienza. E’ un libro raro, che spinge a fare i conti con le proprie emozioni e con la propria umanità. E’ possibile tradurre uno sguardo così sincero e poetico in immagini, in un documentario? Silvia Chiodin ci è riuscita, filmando un prisma unico in cui si scompongono e ricompongono punti di vista diversi e convergenti che raccontano il cammino di guarigione di Cristina Marcato. Un libro e un documentario che si offrono in modo complementare a chi vuol cercare di capire le interazioni in ambito sociosanitario e quale potenza generativa possa avere la capacità narrativa nel tessere legami interpersonali. Il documentario di Silvia Chiodin rende la storia di Cristina Marcato accessibile ad un pubblico vasto e, allo stesso tempo, ne fa un prezioso enzima in grado di suscitare domande e percorsi formativi per chi opera nei contesti di cura.
Alessio Surian
Professore di Dinamiche di gruppo
Università di Padova
Membro dello Special Interest Group “Social Intercations”
dell’EARLI, European Association for Research on Learning and Instruction
“E’ un crescendo di emozioni. Il fratello, la figlia, il compagno, gli psichiatri… tutto concorre a entrare nel dramma di una vita segnata da un’infanzia non protetta. E lei, lucida sino alla fine – non solo nelle pagine del libro –, è una presenza disarmante per quella sua verità detta senza paura e senza guadagno. Raramente ho conosciuto il dolore degli altri in un modo così intimo, seppur da spettatore, così privo di retorica. E’ un documento, un omaggio (a lei e alla sua volontà di riscatto), un punto di appoggio per una riflessione sulla nostra e altrui vita? Forse è tutto questo e molto ancora; di certo il dopo non è più come il prima.
Giovanni Pelloso
giornalista, docente universitario, critico fotografico, collaboratore del Corriere della Sera,
orgoglioso padre di tre figlie
Ho visto il video con interesse, e con attenzione. Il crescendo del raccontare ha destato in me la curiosità professionale del percorso trattamentale. Mi ha colpito l’atteggiamento olistico di Silvia Chiodin nel narrare la storia di Cristina, cogliendone con delicatezza le problematiche attuali ed antiche di una Cristina bambina, adolescente,giovane donna. Donna.
Di una Cristina che ha problemi psicologici, fisici, psichiatrici, sociali. Di una Cristina che è la nostra vicina di casa, la compagna di scuola, la collega d’ufficio.
Ecco, il documentario racconta una storia, con tanti attori. I Familiari, gli Operatori dei Servizi, gli Specialisti, le Istituzioni Sanitarie, i Servizi del Privato Sociale, che in una interazione continua sperimentano modalità che si adattano di volta in volta ai bisogni di Cristina, contenendo il suo dolore, al contempo ipotizzando nuove soluzioni.
Il documentario narra di infanzia violata, di solitudine, di insuccessi.Il documentario lascia, a chi guarda, la speranza.
Da Assistente Sociale, professionista che si occupa di persone, di bisogni, di risorse, e di risposte, il documentario si propone come un’occasione di riflessione e di formazione. I contenuti degli argomenti trattati attraversano le competenze di più professioni, contaminano i saperi di più discipline, contribuendo alla presa in carico complessa della complessa situazione.
Io confido che il documentario possa divenire un ausilio didattico nei Licei Socio Pedagogici, possa essere materiale di studio nei Corsi di Laurea delle Professioni Socio Sanitarie, possa essere utilizzato nei gruppi di mutuo aiuto delle famiglie dei pazienti psichiatrici.
Io confido che il documentario possa essere veicolato in un circuito nazionale, e perché no internazionale…affinchè le buone esperienze possano divenire volano per altre esperienze.
Grazie a Silvia Chiodin, per l’umanità con cui ha saputo rappresentare la dignità del malato psichiatrico, grazie per aver colto la sensibilità e la professionalità degli Operatori, grazie per aver coinvolto tutti, rendendo prezioso il contributo di chi si è occupato di Cristina.
Maria Baronello
Assistente Sociale Specialista.
Pedagogista.Specializzata in Bioetica . Funzionario di Servizio Sociale presso il Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità.Docente Universitaria. Già Garante dei diritti dell infanzia e l'adolescenza per il Comune di Messina.Sostituto del Direttore dell Ussm Ufficio di Servizio Sociale Minori del distretto di corte d'appello di Messina. Studia i fenomeni sociali. Scrive su riviste nazionali ed internazionali. Consigliera dell'Ordine Professionale degli assistenti sociali della regione Sicilia.
Questo Dipartimento di Salute Mentale da più di dieci anni propone ai cittadini del territorio il Progetto “Diversamente”, progetto di prevenzione primaria, finalizzato a costruire una adeguata percezione sociale delle persone affette da patologie psichiche, e di aumentare la consapevolezza della curabilità di tali patologie, nella prospettiva di una cultura dell’accettazione e della solidarietà nei confronti di chi soffre. La letteratura scientifica sottolinea infatti che il pregiudizio nei confronti della malattia mentale costituisce uno dei più importanti fattori che ostacolano un accesso alle cure efficace e tempestivo.
Nel 2016 abbiamo rivolto il nostro Progetto in particolare agli studenti delle scuole medie superiori della città ed abbiamo utilizzato come stimolo per aprire il dibattito sul tema il Docufilm di Silvia Chiodini, tratto dal libro autobiografico di Cristina Marcato “Non spegnere la luce”.
La proiezione, proposta a circa 400 studenti, ha ottenuto un ascolto attento ed emozionato ed ha costituito un’importante stimolo per la discussione successiva.
Il Docufilm, infatti, oltre a rappresentare con sapiente delicatezza e profondità il cammino verso la guarigione di Cristina, una nostra utente, restando fedele alla sua autobiografia, descrive accuratamente, attraverso interviste agli operatori del Centro di Salute Mentale e della Comunità Terapeutica Riabilitativa la realtà degli interventi terapeutici messi in atto dal nostro Dipartimento.
La voce narrante di Lella Costa regala inoltre all’opera un sorprendente spessore.
La discussione successiva alla proiezione ha messo in evidenza quanto il Docufilm sia stato utile nel favorire una diminuzione dello stigma nei confronti delle patologie psichiche.
I presenti, infatti, hanno potuto sentire una vicinanza emotiva con la protagonista che ha favorito il riconoscimento della patologia psichica come una delle tante malattie che potrebbero riguardare la vita di ciascuno, diminuendo la paura e lo stigma e favorendo quindi una precoce accessibilità alle cure.
Riteniamo quindi che il Docufilm della regista Silvia Chiodini abbia un’alta valenza educativa e sociale.
Dott.ssa Ida Bertin
Responsabile del CSM 2
Servizio Psichiatrico Regione Veneto
Il vostro importante lavoro di realizzazione del documentario “Cristina il racconto di una malattia”, tratto dal libro della sig.ra Marcato, rappresenta per noi motivo di grande orgoglio.
Siete riusciti a proporre il percorso vissuto, con la sig.ra Marcato, con uno stile capace di cogliere la professionalità e l’umanità che cerchiamo sempre di portare nel nostro lavoro.
In particolare tutti i colleghi coinvolti, ciascuno con il proprio ruolo e le proprie funzioni, si sono sentiti riconosciuti come operatori della riabilitazione psichiatrica e come persone.
Crediamo che la divulgazione nel territorio, presso i Servizi, il Privato Sociale, le scuole ed in occasione di eventi aperti alla cittadinanza, sia un’operazione di grande importanza, utile sia a contrastare il sempre presente stigma associato alla sofferenza mentale, che a stimolare il confronto fra gli addetti.
Un’ultima considerazione, il “fatto educativo” prodotto nella visione del documentario, rappresenta un momento di riflessione ed un’opportunità evolutiva per chiunque: operatori pazienti, famigliari, ma sopratutto lo è per gli uomini e donne del domani.
Giancarlo Sanavio
Presidente Cooperativa Sociale Dina Muraro
...il docufilm ha un’alta valenza
educativa e sociale...
CHI SIAMO
23 anni di esperienza come autrice, regista, ideatrice, produttrice indipendente per i network televisivi italiani e non solo. Molti generi, una costante attenzione alle tematiche di sviluppo e di promozione umana. www.silviachiodin.com
SILVIA CHIODIN
REGIA
Allievo di Marco Bellocchio, regista ed autore di film-documentari.
Ha realizzato numerosi cortometraggi per promuovere cultura e tradizioni del territorio e per sensibilizzare su tematiche sociali. Cresciuto professionalmente nelle produzioni di Endemol Mediavivere in onda sulle reti Mediaset.
Docente di fotografia e video per “La Scuola del Viaggio”.
ANDREA CANEPARI
ASSISTENTE ALLA REGIA
Appassionato di cinema. Si è formato alla Scuola del Cinema di Milano e da 25 anni lavora come editor per tutti i network italiani: Gruppo Mediaset, Rai, La7, Sky
FABRIZIO VILLETTI
EDITOR
Ha iniziato il suo percorso formativo presso l'Istituto Tecnico Cinematografico di Milano.
Si è laureato all'Università del Cinema di Bologna (DAMS). Dal 2010 dirige spot, collaborando con alcune tra le più importanti case di produzione milanesi. Ha scritto e diretto alcuni cortometraggi che si sono distinti nel panorama italiano e internazionale.
www.alessandromelchionda.com
ALESSANDRO MELCHIONDA
CAMERA
Attrice, scrittrice, autrice e doppiatrice, e' una delle più importanti interpreti del teatro nazionale. È famosa soprattutto per i monologhi teatrali che, con l'impegno sociale e civile che hanno contraddistinto la sua carriera fin dagli inizi, l'hanno resa una protagonista assoluta della scena culturale e artistica italiana degli ultimi 30 anni.
È stata la prima conduttrice di Amici.
LELLA COSTA
ATTRICE
Si occupa della realizzazione, delle riprese, della post-produzione audio e video per i macro settori dei broadcaster italiani: Gruppo Mediaset, Rai, La7, Sky, e i maggiori creatori e produttori di format televisivi: Magnolia, Endemol, Toro Produzioni.
VIDEOPROJECT s.r.l.
POSTPRODUZIONE
Fondata nel 1981 con la mission di fornire servizi per il mercato pubblicitario e della comunicazione, a oggi Jinglebell Communication con le sue diverse divisioni si occupa di produzione musicale e postproduzione audio, doppiaggio, produzione video, comunicazione digitale e localizzazione.
JINGLEBELL
PRODUZIONE AUDIO
… il “fatto educativo” prodotto dalla visione del documentario rappresenta un momento di riflessione ed un’opportunità evolutiva per chiunque
CONTATTACI
Questo documentario dimostra come l'arte abbia spesso, almeno nei casi migliori, un attributo principe: quello della fratellanza, quello della speranza. Che sono doti umane che ritroviamo in "CRISTINA - IL RACCONTO DI UNA MALATTIA"… "hai fatto un grande lavoro e soprattutto sei riuscita a dare speranza a una storia che era già di speranza nel libro al quale è ispirato.. Con l'immagine sei riuscita a dare qualcosa di più.
Federico Pontiggia - Critico cinematografico - il cinematografo